Le trappole per topi sono degli strumenti che vengono utilizzati per la cattura o l’uccisione di roditori come topi e ratti. Vi sono tante trappole da poter utilizzare per l’eliminazione dell’infestante e si distinguono per la loro modalità d’azione e sulla tipologia di roditore; possiamo utilizzare trappole elettriche, a scatto, a molla, etc. Tutte le trappole hanno lo stesso scopo: catturare o uccidere il roditore. Attraverso un intervento di derattizzazione e disinfestazione professionale possiamo scegliere e applicare diverse trappole ed esche per la soluzione del problema; è più idoneo che determinate tecniche siano svolte da professionisti del settore in modo tale da non ricorrere il rischio di creare danni ulteriori.
Trappole per topi: tipologie
Per capire dove e come posizionare le trappole per topi è necessario conoscere le abitudini del roditore e individuare la trappola più idonea alla situazione. Ogni trappola per topi presenta sia delle caratteristiche positive e anche negative da dover valutare prima di scegliere quale utilizzare. Di seguito saranno elencate alcune tipologie di esche che vengono utilizzare durante fase derattizzazione topi.
- Trappola meccanica o a scatto: si tratta di utilizzare l’esca per attirare il topo e una volta che avvicinatosi all’esca, si attiva un meccanismo che ne viene intrappolato o ucciso. La tipologia di esca dipende dalla specie di topo e deve essere posizionata nel modo giusto, in modo da permettere la buona riuscita.
- Trappola a molla: tipologia di trappola a scatto e dotata di una molla con l’utilizzo di un’esca che ha lo scopo di uccidere l’infestante schiacciando la cassa toracica o spezzandogli il collo. Questa tecnica è molto utile anche per l’eliminazione contro topi di grandi dimensioni anche se è considerato un sistema crudele e doloroso nei confronti di questi esseri.
- Trappola elettrica: questo sistema ha l’obiettivo di uccidere l’infestante tramite una scossa elettrica generata da una batteria; è una tipologia di trappola che attira i roditori (anche senza utilizzare l’esca) in questo tunnel molto piccolo per poi essere eliminati. In casi di infestazioni allarmanti è possibile utilizzare le trappole elettriche a cattura multipla, uccidendo così circa tre topi alla volta. Le trappole a cattura multipla sono simili alla classica elettrica, ma a differenza di quest’ultima i topi una volta uccisi finiscono in un serbatoio, in modo tale da lasciar spazio per la cattura di un altro topo.
Trappole per topi: tipologie di esche per topi
Per la cattura dei roditori viene utilizzata l’esca: si suddivide nell’utilizzo dei rodenticidi (prodotti velenosi per topi) e nell’utilizzo del cibo che attira questi animali.
Nel primo caso si tratta di classici veleni per topi in grado di uccidere abbastanza velocemente. I rodenticidi contengono delle sostanze tossiche, alcune delle quali sono state eliminate dalla normativa europea, per questo il loro utilizzo deve avvenire attraverso la conoscenza di questi prodotti. L’utilizzo di questi veleni per topi si dimostra molto efficace anche se è importante conoscere le diverse tipologie che vi sono e le corrette modalità per la somministrazione di questa tipologia di esca. Se vogliamo optare per questa via contro i ratti è più opportuno affidarsi a dei professionisti del settore, in grado di consigliarci la tipologia di prodotto da utilizzare.
Nel secondo caso parliamo di esche naturali, ovvero la scelta del cibo che attira maggiormente i roditori e che verrà inserito in qualsiasi trappola per topi che vogliamo utilizzare. L’obiettivo è utilizzare un’esca che sia gustosa e appetitosa per questi esseri; ma cosa attira i topi? questi animali sono classificati come onnivori; quindi, rosicchiano qualsiasi cosa e vengono attratti molto dalla carne, dal formaggio e dal cibo dolce come lo sciroppo d’acero e il burro di arachidi e in questo caso parliamo di cibo caratterizzato da un forte profumo e che sia molto appetitoso. Ovviamente, i ratti possono reagire in maniera differenze sulla preferenza di cibo rispetto ad un altro e questo dipende molto dalla specie di roditore con cui abbiamo a che fare.
